Nel video l’intervista a Luca Lombroso, Meteorologo Ampro e Osservatorio Geofisico Dief Unimore
Gli ultimi sette anni sono stati i più caldi mai registrati prima e il 2021 si piazzerà fra il 5° e il 7° posto della classifica; il tasso di acidità dei mari, a causa della forte presenza di Co2, è oggi il più alto da 26mila anni; il livello degli oceani si sta alzando in maniera preoccupante e sempre più velocemente. Queste alcune delle evidenze messe in luce dal Rapporto dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale diffuso oggi in occasione dell’annuale conferenza dell’Onu sul clima, la Cop26 di Glasgow, a cui hanno preso parte quasi 200 paesi del mondo, con l’obiettivo di impegnarsi in iniziative condivise per contrastare il riscaldamento globale. Il concetto è stato ribadito ormai da tempo: gli eventi meteorologici estremi sono la nuova normalità. A causa delle concentrazioni record di gas serra nell’atmosfera e l’associato calore accumulato il pianeta si trova in un territorio inesplorato, con ripercussioni di vasta portata per le generazioni attuali e future. Il clima è ormai cambiato e le immagini senza precedenti di Catania sott’acqua ne sono un esempio. Ma non solo perché durante tutto questo anno il nostro paese ha dovuto fare più volte i conti con una natura che si sta ribellando.