Nel periodo 29 settembre-12 ottobre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,86, al di sotto della soglia epidemica ma in leggero aumento rispetto alla settimana precedente, quando si era fermato a 0,85. È quanto emerge dalla bozza del report settimanale del monitoraggio del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità. Nel documento si legge inoltre che aumenta lievemente l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero, che passa da 0,83 della settimana scorsa a 0,89. Ed è in lieve risalita anche l’incidenza settimanale a livello nazionale: sono oggi 34 casi per 100.000 abitanti versus i 29 del controllo precedente. L’incidenza si trova comunque al di sotto della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti. Per quanto riguarda i ricoveri, viene segnalato che il tasso di occupazione in terapia intensiva è invece in lieve diminuzione, al 3,9%: sette giorni fa era del 4,1%. E scende anche il tasso di occupazione nelle aree mediche, che a livello nazionale si attesta al 4,2% dal 4,6% della scorsa settimana. Tuttavia aumentano le regioni a rischio moderato: si tratta di Abruzzo, Campania, Friuli e Piemonte. Ancora a rischio basso l’Emilia-Romagna
MONITORAGGIO COVID: RT E INCIDENZA IN AUMENTO, MA CALANO I RICOVERI
Aumenta l’Rt così come l’incidenza dei contagi secondo il più recente monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità. Quattro regioni salgono nella fascia di rischio moderato, ma l’Emilia Romagna continua a restare a rischio basso