Si cerca di tornare alla normalità, nonostante non sia esaurita la rabbia per la gravità degli episodi che si sono verificati sabato a Roma. La Cgil, dopo aver risposto alla violenza dell’assalto alla sede nazionale tenendo aperti i suoi uffici anche la domenica, è ora impegnata a organizzare una più grande manifestazione per sabato prossimo. Insieme a Cisl e Uil, a Roma il sindacato tornerà in piazza per ribadire il no alla violenza di stampo fascista e per chiedere che ogni tipo di organizzazione neo fascista e neonazista venga abolita. Gli assalitori della sede romana della Cgil erano infatti guidati da esponenti di Forza Nuova, ma il gruppo di estrema destra non è stato l’unico a partecipare. Tra gli arresti della polizia ci sono anche rappresentanti di “Io Apro”, tra i quali il castelfranchese Biagio Passaro. Proprio Passaro, ristoratore e leader del movimento, ha filmato e pubblicato sui suoi social il video dell’assalto, annunciando sul proprio profilo Facebook di avere sfondato la sede della Cgil a Roma. Dodici gli arresti scattati all’interno di un gruppo di persone che sabato durante la manifestazione contro il Green Pass, si è staccato dal corteo per fare irruzione negli uffici del sindacato arrecando ingenti danni agli immobili. A Modena, sabato sera, ignoti hanno affisso cartelli offensivi sulla sede della Cgil: “Sindascarti d’Italia”, “ogni volta che presenti il green pass uccidi il tuo diritto”, “chiuso per incompetenza”. Gesti non assimilabili alla violenza compiuta a Roma, ma che indicano una situazione che anche a Modena sta iniziando a preoccupare i sindacati. Ieri i principali uffici della provincia sono rimasti aperti e i rappresentanti della sigla, insieme all’Anpi e alle autorità cittadine, hanno manifestato contro i gravi episodi di sabato.
ASSALTO ALLA CGIL, TRA GLI ARRESTI IL MODENESE BIAGIO PASSARO
C’è anche il modenese Biagio Passaro tra le persone arrestate per i danni arrecati alla sede romana della Cgil. Intanto anche Modena si sta preparando per una nuova manifestazione pacifica per chiedere l’abolizione di ogni organizzazione neofascista