Un percorso alla scoperta della lunghissima storia del Palazzo comunale, seguendone le tracce nelle facciate medievali, nei sottotetti, nelle carceri cittadine; una visita narrata al crepuscolo per “fare luce” sulle storie sacre e profane scolpite nella pietra della Cattedrale; la presentazione degli angeli ritrovati della pala di Dosso Dossi. Sono alcuni degli appuntamenti della quarta edizione di “Modena Patrimonio mondiale in festa”, la manifestazione che da sabato 2 a domenica 10 ottobre offrirà l’occasione per scoprire i segreti del sito Unesco di piazza Grande, con il Duomo e la Ghirlandina, attraverso opere straordinarie e luoghi nascosti, per lo più inaccessibili al pubblico. Una proposta di visite guidate, itinerari, incontri, narrazioni e attività per bambini e famiglie, arricchita anche da tre brevi video documentari, realizzati per l’occasione, che consentono di approfondire l’unicità del patrimonio Unesco e che saranno presentati durante i giorni della festa nella Sala del Fuoco di Palazzo Comunale e nella saletta dove è esposta la Campana della comunità; i video saranno anche visibili on line (sui siti www.unesco.modena.it e www.visitmodena.it).
“Modena patrimonio mondiale in festa” ha l’obiettivo di diffondere e condividere la conoscenza e la consapevolezza del complesso monumentale di piazza Grande, dichiarato nel 1997 Patrimonio mondiale dell’umanità. La manifestazione è stata presentata in Municipio, nella sala della Minor cella, dove un tempo si trovavano le prigioni nelle quali furono rinchiusi anche i Carbonari, mercoledì 29 settembre, dall’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi e dall’assessora alla Promozione della città e Turismo Ludovica Carla Ferrari, insieme a Serena Goldoni, Museo Civico-Coordinamento del sito Unesco, a Simona Roversi, direttrice dell’Ufficio diocesano Beni culturali ecclesiastici e a Claudio Rangoni Machiavelli, in rappresentanza della Fondazione Banco San Geminiano e San Prospero. Il programma è stato progettato dal Coordinamento del sito Unesco, in collaborazione con il Comune di Modena (servizio di Promozione della città e turismo) e il Museo Civico e con il contributo della Fondazione Banco San Geminiano e San Prospero.
Partecipare alle iniziative e alle visite guidate costa 3 euro, che consentiranno di raccogliere fondi da destinare alla campagna “Io sono Patrimonio dell’Umanità”, che mira ad accrescere ancora di più nei cittadini modenesi il senso di appartenenza nei confronti del Sito Unesco e a stimolare un sentimento di identità, tutela e valorizzazione verso ciò che rappresenta un motivo di orgoglio per la storia della città. I contributi raccolti nel corso dell’edizione 2020 hanno consentito di riportare a Palazzo Comunale la campana civica, realizzata nel 1310 da Guido da Modena. La campana, che è ora custodita, visibile a tutti, nella saletta che affaccia sul portico di piazza Grande è anche tra i protagonisti dell’edizione 2021 della festa.