Questa volta può finalmente essere quella buona per gli sciatori italiani. Dopo aver patito chiusure e (troppe) false partenze lo scorso inverno, le piste da sci quest’anno potranno infatti fare affidamento su uno strumento in più: il Green pass. Per quanto non sia formalmente ancora considerato obbligatorio né per le piste né per gli impianti di risalita, il Qr code sarà con ogni probabilità il grimaldello deputato al rilancio di un settore che ha sofferto tremendamente l’impatto delle chiusure Covid. Così, a una manciata di settimane dall’inizio della nuova stagione, c’è già chi si sta organizzando e, come Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, si prepara a pressare il governo per fare in modo che la misura venga ufficializzata al più presto in modo da evitare nuovi stop&go. Oltralpe ad esempio, hanno già preso provvedimenti. Il governo di Vienna ieri ha infatti annunciato che per questa stagione gli operatori delle funivie potranno far accedere solo le persone in grado di dimostrare che sono state vaccinate o che hanno fatto di recente un tampone con esito negativo o che sono guarite dal Covid-19. Inoltre, in Austria,  sugli impianti di risalita non dovranno essere osservati il distanziamento sociale né ci saranno limiti di capacità, ma i passeggeri dovranno indossare una mascherina ffp2.Per il momento in Italia la sola certezza è che la mascherina serve per accedere agli impianti di risalita e che la capienza dei mezzi è limitata all’80%, ma c’è anche già chi chiede il Green pass. È il caso delle piste in Alto Adige, dove per acquistare lo skipass è ora necessario mostrare il proprio Green pass o anche l’esito negativo di un tampone: i controlli vengono effettuati direttamente alle casse, ancora prima che si acquisti il biglietto.