Ricorre oggi la Giornata internazionale di sensibilizzazione contro l’overdose. L’overdose è la conseguenza dell’eccessiva assunzione di una o più sostanze stupefacenti o psicotrope, che risultano tossiche per l’organismo. Un’assassina silenziosa che colpisce in Italia soprattutto i giovani. Obiettivo della campagna annuale è ribadire che si può evitare la morte non solo astenendosi dalle sostanze ma mettendo in atto comportamenti di tutela da parte del consumatore e della comunità.
L’emergenza epidemica da Coronavirus ha determinato, a partire dallo scorso anno, un crescente aumento del malessere psico-sociale e degli episodi di consumo di sostanze. L’ultima Relazione al Parlamento sul Fenomeno delle Tossicodipendenze (DPA, 2021), conferma come l’eroina continui ad essere la sostanza prevalentemente associata ai decessi per overdose: nel 2020 il 56% dei decessi è dovuto al consumo di oppiacei (136 sono stati i casi correlati all’eroina, 35, in aumento, quelli a metadone). In tutto il mondo, i decessi attribuibili al consumo di droga per più del 70% sono correlati agli oppioidi (Global Burden of Disease, 2017). Analogamente, secondo i dati Europei, il 76 % dei decessi per overdose segnalati nell’Unione europea, nel 2019, sono attribuibili agli oppiacei (Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, 2021).