Nel video l’intervista a Raffaele Donini, Assessore regionale alle Politiche per la Salute
“La terza dose di vaccino anticovid dovrebbe partire da ottobre e si inizierà con la fascia di popolazione più fragile. Credo che la terza dose sia necessaria e noi siamo pronti”. Lo ha detto oggi ai microfoni di Radio 24, il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, rendendo l’ipotesi della terza dose più vicina alla realtà. Proprio ieri l’assessore regionale Raffaele Donini aveva dichiarato, a margine di una conferenza stampa, di stare aspettando le indicazioni del Ministero. Mentre in Israele la terza dose ha già preso il via, negli Stati Uniti è stata ufficializzata oggi e l’Italia prefigura ottobre come mese di inizio somministrazione, chi frena è l’Organizzazione mondiale della Sanità. “Al momento i dati non indicano il bisogno di una terza dose”. Ha detto in una conferenza stampa Soumya Swaminathan, capo dell’organizzazione, secondo cui la priorità al momento deve essere quella di aumentare le coperture nei Paesi che ancora non hanno avuto accesso ai vaccini. Su questo punto la posizione è dura: “Ci opponiamo fermamente alla terza dose per tutti gli adulti nei paesi ricchi, perché non aiuterà a rallentare la pandemia. Togliendo dosi alle persone non vaccinate i booster favoriranno l’emergere di nuove varianti”. Anche Bruce Aylward, un altro esperto dell’Oms ha ribadito “Due dosi devono essere date ai più vulnerabili in tutto il mondo prima che i richiami vengano dati a chi ha completato il ciclo, e siamo ben lontani da questa situazione”. Le dichiarazioni sono arrivate poco dopo l’annuncio da parte del presidente Biden di dare il via libera alla terza dose a partire dal 20 settembre