Nel video l’intervista a Domenico Chiatto, Segreteria Cisl Emilia Centrale
Laila El Harim, non era stata formata all’utilizzo della fustellatrice, nella quale il 3 agosto scorso è rimasta incastrata e uccisa. Questa, secondo alcune indiscrezioni, una delle conclusioni emerse dalla consulenza della Medicina del Lavoro nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura di Modena in merito al decesso della 40enne, vittima di un infortunio sul lavoro presso l’azienda di packaging Bombonette di Camposanto. Si attende però nei prossimi giorni la relazione definitiva dello Spsal dell’Ausl per comprendere i termini esatti di questa eventuale inadempienza. Al momento i pm hanno iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio colposo il legale rappresentante dell’azienda, e il nipote di quest’ultimo, ossia il delegato alla sicurezza nello stabilimento. Contestualmente è in corso una indagine ministeriale aperta su indicazione del Ministero del Lavoro, Andrea Orlando. Intanto mentre l’inchiesta sulla morte di Laila prosegue questa tragedia ha sconvolto l’intero mondo sindacale: la Cisl ha ricordato la necessità di rafforzare la formazione e la cultura della sicurezza sui posti di lavoro, ma anche quella di mettere in campo azioni di controllo. Sul territorio nazionale solo nel primo trimestre del 2021, si è registrato un aumento pari all’11% degli infortuni mortali. Ma a preoccupare il sindacato è anche la carenza di Ispettori del lavoro.