Ancora una giornata di attesa per il Carpi e per gli altri club che chiedono la “grazia” al Tar del Lazio. Tutto rinviato ad oggi, con una attesa infinita che sta snervando anche i pazienti tra i tifosi del Carpi e tra gli appassionati di calcio. Non resta che aspettare. Del resto, non si fa altro, da qualche settimana a questa parte. All’orizzonte, i possibili scenari sono diversi: il Carpi resta in serie C, ovviamente, se il Tar del Lazio accoglie il ricorso della società biancorossa, altrimenti il rischio è di avere un anno carpigiano senza calcio. Nella peggiore della ipotesi, per ripartire almeno dall’Eccellenza, il Carpi deve essere acquisito dal gruppo di imprenditori locali che nelle ultime settimane ha espresso il proprio interesse a far rinascere il Carpi, con l’obiettivo di riportarlo il più velocemente possibile tra i professionisti. Infine, esisterebbe la strada un po’ fantasiosa della fusione a tempo di record tra lo stesso Carpi e la Correggese, unendo i due nomi, come successo ad Ancona-Matelica, ma fuori tempo massimo per la stagione ventura, salvo prororghe. In quel caso, la nuova Correggese-Carpi (o Carpi-Correggese?) ripartitrerbbe dalla serie D.
In tutta questa vicenda, vale la pena ricordare che due dei club di serie C coinvolti, Carpi e Novara, fino a pochi anni fa erano in serie A. Quando cambiano i proprietari delle società di calcio, spesso lasciano dietro di loro delle macerie….