Questa avrebbe dovuto essere la settimana dove si sarebbe trovato una soluzione sull’utilizzo del Green Pass su temi scottanti come scuola e trasporti, e invece tutto slitta di una settimana. Secondo quanto è emerso, fonti governative hanno evidenziato la necessità di fare ulteriori approfondimenti sullo stato della campagna vaccinale prima di prendere decisioni definitive. Non c’è stata dunque alcuna Cabina di Regia tra premier e le forze di maggioranza visto che il nuovo decreto non è stato tema di discussione del Consiglio dei Ministri che si è tenuto questa mattina. Si potrebbe invece tenere una cabina di Regia ad hoc all’inizio della prossima settimana, che vedrà sul tavolo l’uso dei certificati verdi per i mezzi di trasporto a lunga percorrenza, come aerei, treni e navi e l’eventuale obbligo vaccinale per il personale del mondo scolastico. Una misura di prevenzione, quest’ultima, ritenuta necessaria dal presidente del Consiglio Mario Draghi, per garantire un ritorno in classe in sicurezza e dire addio alla didattica a distanza. Resta ancora da sciogliere la questione relativa al trasporto pubblico locale, vera nota dolente in quanto è strettamente collegata al rientro a scuola. Il Comitato Tecnico Scientifico ha infatti più volte ribadito che utilizzare i mezzi di trasporto senza il distanziamento previsto e le adeguate protezione favorisce la circolazione del virus. Al momento però sembra che il problema maggiore sia quello dei controlli, perché anche se si introducesse l’obbligo del green pass rimarrebbe aperto il problema di chi deve verificare che tutti i passeggeri ne siano muniti. I problemi sono ancora sul tavolo ma per il Green Pass obbligatorio sui trasporti pubblici locali la deadline è fissata a settembre, necessariamente prima della riapertura delle scuole in presenza.
GREEN PASS, IL DECRETO SU SCUOLA E TRASPORTI SLITTA DI UNA SETTIMANA
È stato rinviato alla prossima settimana il decreto che dovrebbe imporre il Green pass anche per la scuola e i trasporti. La decisione è stata posticipata perché a fare da ago della bilancia ancora una volta sarà l'andamento della curva epidemiologica