Piccola svolta nella vertenza della Manifattura Riese, azienda di Carpi nota per il marchio Navigare: sono stati scongiurati i licenziamenti previsti dall’1 agosto, in base alla procedura avviata il 14 maggio. Questo l’esito dell’incontro di oggi in diretta streaming al ministero del Lavoro, con i rappresentanti sindacali territoriali e nazionali, il liquidatore incaricato dall’azienda insieme al consulente e al legale, il rappresentante di Unindustria Reggio Emilia, i rappresentanti della Regione. Venendo incontro alle richieste sindacali, l’azienda ha deciso di sospendere la procedura di licenziamento, che attualmente riguarda 67 addetti, prorogando quindi la cassa integrazione Covid fino al 27 ottobre. I sindacati, in ogni caso, confermano la loro intenzione di continuare a lottare affinché l’azienda rimanga attiva, e si continui nella ricerca di un eventuale acquirente che possa dare seguito sia alla produzione che al marchio Navigare. I rappresentanti aziendali, sollecitati dalle istituzioni regionali e nazionali, hanno anche aperto alla possibilità di chiedere ulteriori ammortizzatori sociali conservativi (cassa straordinaria Genova) dopo la stessa cassa Covid. L’azienda ha accettato: per tutto il periodo in cui saranno utilizzati gli ammortizzatori conservativi, così, si asterrà da qualsiasi azione unilaterale di licenziamento.
MANIFATTURA RIESE, SCONGIURATI I 67 LICENZIAMENTI
È stata sospesa la procedura di licenziamento collettivo dei lavoratori della Manifattura Riese. È questa la novità emersa questa mattina dopo l’incontro al ministero del Lavoro sulla vertenza della storica azienda con sede legale a Rio Saliceto