Anche il Collegio di Garanzia del Coni ha bocciato il ricorso del Carpi contro l’esclusione dalla Serie C. Poco dopo le 22 di ieri sera è arrivato il verdetto che toglie dopo 112 anni i biancorossi dal calcio professionistico e ora non resta che l’ultima porta di servizio, quella del Tar del Lazio, che con la sezione Ter entro una settimana deciderà sull’ulteriore ricorso già annunciato dalla società. Il Coni ha salvato solo la Paganese, nonostante i 4,5 milioni di euro di debito con l’erario del club campano, e bocciato tutte le altre: fuori il Chievo dalla B (al suo posto il Cosenza) e fuori quindi Carpi, Sambenedettese, Novara e Casertana dalla Lega Pro, con ripescaggi possibili per Latina, Lucchese, Andria e una fra Fano e Pistoiese. Il ricorso al Tar per ora farà da sospensiva allo svincolo di tutti i tesserati di prima squadra e settore giovanile, ma in ogni caso da domani il sindaco Bellelli dovrà cominciare a valutare se quella cordata di imprenditori, che nelle scorse settimane si erano avvicinati per una possibile ripartenz,a possono costituire la nuova società che giochi in Eccellenza o in Serie D. Altrimenti sarà un anno senza calcio per Carpi.
Il Carpi, in un comunicato, ribadisce di aver operato in linea con le normative vigenti al fine di completare l’iscrizione al campionato di Serie C 2021/22.
Il sindaco di Carpi Alberto Bellelli resta moderatamente ottimista: “Rimango convinto che non possiamo disperdere la grande storia di questa squadra e la passione di centinaia di tifosi. Il mio impegno va in questa direzione”.