Dopo giorni in cui si parla di green pass vaccinale, sta già iniziando a districarsi la matassa attorno alla «via italiana» del pass. Tra le possibilità più concrete c’è che, al fine di contenere la diffusione della variante Delta ed evitare nuove chiusure almeno fino al 15 agosto, c’è quella di poter usare il Pass anche se con una sola dose di vaccino per andare nei ristoranti al chiuso (non i locali all’aperto), i bar (ma non per il servizio al banco) e in tutti gli altri luoghi dove i protocolli già prevedono regole di distanziamento. Relegando quindi l’uso del pass “completo”, con doppia dose, solo per i luoghi più affollati in cui il rischio di contagiarsi è considerato più alto. Per cui stadi, concerti convegni, eventi, palestre, cinema e teatri e, forse, anche i trasporti pubblici. Ma anche le discoteche all’aperto che potrebbero finalmente riaprire e permettere ai propri clienti di tornare a ballare. Non solo. Sul tavolo c’è anche la possibilità di diluire in diversi step questa nuova adozione. Imponendo da subito l’uso del Green Pass con una sola dose per i locali al chiuso per poi estenderlo, solo da settembre (in modo da dare il tempo a una porzione più consistente di persone di immunizzarsi completamente), anche a servizi essenziali come i trasporti. Infine, c’è anche un’ipotesi che prevede tutti questi utilizzi – sia con una che con due dosi, sia da subito che da settembre – esclusivamente all’interno di quelle Regioni che vengono considerate più a rischio. Magari solo in quelle che torneranno ad essere gialle in base ai nuovi parametri per i colori che verranno definiti nelle stesse riunioni del Green Pass. Per il momento restano tutte ipotesi che però dovranno fare i conti soprattutto con i numerosi scontri che si stanno consumando sul tema all’interno della maggioranza.
GREEN PASS “ITALIANO” ALLO STUDIO: UNA DOSE PER I RISTORANTI, PER EVENTI E DISCOTECHE INVECE DUE
Per evitare nuove chiusure sino al 15 agosto si sta mettendo a punto una via tutta italiana. Sono diverse le possibilità allo studio. Una strada che si annuncia comunque molto articolata con una certificazione a più livelli di applicazione e diverse peculiarità regionali.