Sembra quasi disperata la situazione del Carpi: ridotte al lumicino le speranze di ammissione al campionato di serie C anche da parte del Collegio di Garanzia del Coni, ultimo grado di giudizio prima della cancellazione del calcio professionistico a Carpi.
Il comunicato ufficiale della Figc, emesso dopo la seconda bocciatura di giovedì scorso, mette in luce una situazione molto più complessa rispetto a quella raccontata ufficialmente dai dirigenti carpigiani: si parla di una rateizzazione erronea dei contributi Inps e Irpef, ma anche di pagamenti omessi e di richieste di rateizzazione fatte fuori dai termini stabiliti, l’ultima delle quali presentata dopo il 28 giugno, termine ultime per presentare tutta la documentazione completa alla Lega Pro per ottenere l’iscrizione al campionato.
La speranza per il Carpi è che il fuoriclasse che ha scelto per la sua difesa, l’avvocato Mattia Grassani, riesca a compiere un miracolo. La decisione del Coni è attesa per la fine della settimana, se non prima. Ma sarà davvero un’impresa ardua. E allora, ripartire dalla serie D sarà proprio complicato. A tal punto che i dirigenti attuali, a cominciare dal presidente Mantovani, mollerebbero tutto ad una nuova cordata di imprenditori già pronti a rilevare il Carpi, pur se nei dilettanti.
E in mezzo ad un dramma sportivo, questo sarebbe almeno un refolo di luce.