Green pass dopo la seconda dose di vaccino, quarantena di 5 giorni per chi arriva in Italia da Paesi con alto tasso di contagi e obbligo per le Regioni di effettuare un numero fisso di tamponi per rimanere in fascia bianca. Queste alcune misure allo studio del governo per limitare l’avanzare della variante Delta. La risalita di alcuni indicatori del contagio sta convincendo palazzo Chigi sulla necessità di intervenire per evitare che gli allentamenti portino l’Italia in una situazione critica. Si chiederà, ad esempio, di potenziare i controlli sull’uso delle mascherine, che all’aperto continuano a essere obbligatorie se ci sono assembramenti. Il ministero della Salute è poi al lavoro sulla modifica dei parametri per la classificazione delle varie fasce di rischio. È presumibile che l’aumento dei contagi possa far entrare alcune regioni di nuovo in fascia gialla nelle prossime settimane. In ogni caso i tecnici stanno discutendo con le Regioni la rimodulazione degli indicatori. La direzione sembra quella di mantenere il calcolo dell’Rt sul numero di sintomatici modificando però quello relativo ai tamponi effettuati che consente la permanenza in fascia bianca. La soluzione più probabile è che venga introdotto l’obbligo di effettuare ogni settimana almeno 150 test (preferibilmente molecolari) ogni 100 mila abitanti. Infine l’obbligo della quarantena di 5 giorni per chi entra in Italia dall’Inghilterra potrebbe essere allargato a Spagna e Portogallo.
GREEN PASS, QUARANTENA E TEST: ECCO LE NUOVE MISURE ANTI-VARIANTI
Il Governo sta studiando nuovi sistemi per frenare l’avanzata delle varianti e con loro l’aumento del contagio. Sul tavolo l’ipotesi di rivedere i parametri per l’entrata in zona gialla e nuove quarantene per chi entra da Paesi con alto tasso di positivi