Da Modena i vertici dell’Ausl rassicurano sulla circolazione della variante delta nella nostra provincia, ma in Regione la preoccupazione in queste ore sta aumentando. Non solo perché a Piacenza è scoppiato un vero e proprio focolaio di variante indiana che ha coinvolto 25 lavoratori della logistica, ma anche perché non è escluso che i vaccini a luglio possano vedere un taglio delle consegne. A paventarlo è lo stesso Presidente della Regione Stefano Bonaccini, che oggi ha lanciato l’appello su Mattino 5. “Abbiamo il rischio – ha dichiarato – che Pfizer a luglio rallenti rispetto alle forniture che attendevamo, stiamo discutendo con il Governo proprio in queste ore e questi giorni”. Uno scenario che potrebbe quindi vedere rallentare la campagna vaccinale, ad oggi legata soprattutto a Pfizer e a Moderna, dopo lo stop ad AstraZeneca e a Johnson&Johnson per gli under 60. Un rallentamento che cadrebbe nello stesso periodo in cui il Governo ha prospettato nuove libertà, a partire dalle mascherine non più obbligatorie all’aperto da questo lunedì. Bonaccini aggiunge tuttavia che la situazione è al momento sotto controllo, grazie a un tracciamento che ancora funziona: “riusciamo a sequenziare più o meno tutti in Emilia-Romagna – ha asserito, e questo ci aiuta ad intervenire più rapidamente possibile”. La nostra provincia conta ad oggi 3 casi di variante indiana, riscontrata in persone giovani e con sintomi non gravi. Si tratta di persone che ancora non si sono vaccinate.
VARIANTE DELTA E TAGLIO DI PFIZER FINO AL 50%, PREOCCUPAZIONE IN REGIONE
La diffusione della variante delta e il rischio di un nuovo taglio di vaccini Pfizer nel mese di luglio stanno preoccupando la Regione. Nella nostra provincia i casi positivi alla mutazione sono tre