Consentirà di spostarsi tra regioni di colore diverso, compreso in Valle D’Aosta, unica al momento arancione in Italia, ma permetterà anche di fare visita agli anziani nelle case di riposo, e probabilmente dal 15 giugno di partecipare a feste di nozze, concerti e di entrare in discoteca. Si tratta del Green Pass o anche certificazione verde Covid 19, un documento che dimostra di essere stati sottoposti alla vaccinazione, di essere guariti dal Covid o di avare effettuato il tampone con esito negativo. La certificazione verde Covid 19, secondo quanto dispone il testo finale del nuovo decreto legge Covid pubblicato in Gazzetta Ufficiale ha una validità di nove mesi dalla data del completamento del ciclo vaccinale e verrà rilasciato su richiesta dell’interessato in formato cartaceo o digitale, anche contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino con validità a partire dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale. In sostanza basta anche aver effettuato una sola somministrazione del vaccino per ricevere il gren pass. Il documento, se richiesto verrà rilasciato nel momento della vaccinazione e oltre ai dati anagrafici riporterà anche il numero di dosi somministrate. Per chi invece è appena guarito dal Covid allora sarà il medico a certificare l’immunizzazione oppure la struttura sanitaria presso la quale ci si è curati. Infine, nel caso di tampone, sarà la struttura che ha eseguito il test a rilasciare il documento. La validità della certificazione verde Covid-19 decade nel momento in cui il soggetto si riammala.
GREEN PASS, TUTTO QUELLO CHE C’E’ DA SAPERE SULLA CERTIFICAZIONE VERDE
Con il Green pass sarà possibile tornare a spostarsi in sicurezza tra le regioni. Il nuovo certificato sarà valido già dalla somministrazione della prima dose di vaccino. È quanto si legge nel testo finale del nuovo decreto Covid pubblicato in Gazzetta Ufficiale.