Nel video l’intervista al Prof. Andrea Cossarizza, Immunologo Unimore
Estendere a 42 giorni l’intervallo fra la prima e la seconda dose dei vaccini anti covid Pfizer e Modena. Questa l’indicazione presa dal Comitato Tecnico Scientifico e contenuta in una circolare trasmessa dal Ministero della Salute. Un cambio di rotta nella campagna vaccinale che per il Cts permetterà di immunizzare le fasce di popolazione ad alto rischio. Prolungare la data del richiamo permetterà infatti di conservare più fiale e destinarle alla prima iniezione per un numero maggiore di pazienti, in modo da coprire dal rischio di infezione da Sars Cov 2 il maggior numero di pazienti nel minore tempo possibile. Un cambiamento che come conferma l’immunologo modenese Andrea Cossarizza non va ad inficiare l’efficacia del vaccino. Per la somministrazione della seconda dose del siero di Astrazeneca, secondo il Cts in base alle informazioni attualmente disponibili sui casi rari di trombosi, per i soggetti che hanno ricevuti la prima dose senza sviluppare problemi non ci sarebbero controindicazioni per una seconda somministrazione e né la necessità di ricorrere ad un farmaco differente. Il Cts fa però sapere che questa posizione potrebbe essere rivista in base agli studi attualmente in corso in Europa.