Nel video l’intervista a Giovanni Battista Durante, Segretario generale aggiunto SAPPE
È passato più di un anno dalla terribile rivolta nel carcere di sant’Anna, ma da quell’8 marzo a oggi, l’istituto penitenziario risulta ancora non del tutto agibile. Alcuni interventi edili sono in corso ma altri devono ancora iniziare; in particolare risultano chiuse quattro sezioni nel padiglione più vecchio e non è ancora del tutto recuperata la sala di regia, fondamentale per l’attività nel carcere. Proprio per una questione di sicurezza e per defaticare le carceri che hanno ospitato i detenuti di Modena dopo il disastro, il sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria, auspica un ritorno alla piena operatività della struttura già entro l’estate. Eppure qualche timore c’è, e fa capo ai numeri. A Modena oggi i carcerati sono circa 300, cifra, spiega il segretario generale del Sappe, Giovanni Battista Durante, ancora gestibile da un organico sottodimensionato. Gli agenti di polizia penitenziaria presenti sono 227, anziché 257; mentre il personale del Comparto funzioni centrali conta 11 operatori quando ne servirebbero il doppio. Un organico che faticherebbe a gestire un ritorno massiccio dei carcerati.