Dopo lo sciopero del 27 aprile, è scattato oggi un nuovo presidio davanti alla Manifattura Riese di Carpi, azienda operante nel settore tessile abbigliamento. La decisione di indire un altro sciopero è stata presa dopo un incontro in cui i legali e i consulenti della manifattura hanno comunicato, nonostante gli sforzi, che l’azienda sarà posta in liquidazione.
La Manifattura Riese, azienda operante nel settore tessile abbigliamento con 83 addetti in maggior numero donne, dei quali la metà operanti nei vari punti vendita sparsi in tutta Italia, legata da anni al marchio “Navigare”, ha da circa 5 anni come socio di maggioranza il Fondo di investimento Consilium. Quattro mesi fa ha lasciato il territorio di Rio Saliceto insediandosi a Carpi.
Come molte aziende del settore, versa in una crisi produttiva rilevante, alimentata dalla prolungata chiusura dei negozi a causa del covid.
“Da tempo aleggiava la notizia che l’azienda – chiosa il sindacato – da alcune settimane avesse intrapreso trattative per la propria cessione ed i lavoratori stavano esercitando una certa pressione affinché la direzione aziendale si decidesse a fornire maggiori informazioni. Ma non era in alcun modo immaginabile, che si potesse giungere in maniera così repentina ad una simile conclusione”.