Nel video l’intervista a Francesco Donini, Presidente dell’Arcigay Modena
Mentre sui social network continua la campagna di comunicazione sul ddl Zan portata avanti da molti personaggi dello spettacolo, il dibattito su questo disegno di legge che punta ad introdurre pene più severe contro l’omotransfobia non si è fermato neanche nel giorno della Festa dei Lavoratori, quando il rapper Fedez sul palco del Concertone del primo maggio ha tuonato contro tutta la Lega dai consiglieri regionali ai parlamentari accusandoli di aver espresso frasi omofobe e di ostruzionismo al disegno di legge. Nel dettaglio la proposta di legge intende estendere il reato di propaganda e istigazione a delinquere “permotivi di discriminazione razziale etnica e religiosa” disciplinato dall’art. 604 bis codice penale, anche a “motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere o sulla disabilità. Punta inoltre ad ottenere l’istituzione di una giornata nazionale contro l’omofobia e lo stanziamento di 4 milioni di euro, per strutture che operano in questo ambito. Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che l’Arcigay di Modena ritiene bisogna continuare a fare di più. L’approvazione di questa legge, andrebbe inoltre anche a tutelare chi ogni giorno subisce profonde discriminazioni in ambito familiare, lavorativo, sociale.