Nel video l’intervista a Bruno Bulgarelli, Collega e amico di Luciano Pavarotti
Era il 29 aprile del 1961 quando Luciano Pavarotti, allora 26enne saliva per la prima volta sul palco del teatro Valli di Reggio Emilia. Quella sera con la sua voce squillante e già bellissima fece il suo debutto nel mondo della lirica nel ruolo di Rodolfo nell’opera la Bohème di Giacomo Puccini. Il tenorissimo era arrivato sul palco emiliano in seguito alla vittoria al concorso internazionale Achille peri. Quella Bohème per Luciano, fu l’inizio di un percorso che l’avrebbe portato a diventare il tenore più famoso del mondo, ancora oggi impareggiabile per timbro e lucentezza. E quel lontano 29 aprile di 60 anni fa ad ascoltarlo nel loggione c’era anche il suo amico e collega Bruno Bulgarelli che ancora oggi si commuove nel ricordare quella serata densa di emozioni. È proprio da lì che nacque la parabola di Big Luciano: la sua voce estesa, unica per morbidezza, lucentezza e perfezione tecnica gli apri le porte dei più grandi teatri del mondo. Con il suo talento innato riuscì a catturare il grande pubblico avvicinandolo come non mai alla lirica, superando i 100 milioni di dischi venduti in tutto il globo e diventando uno dei principali ambasciatori della cultura italiana nel mondo.