Dopo il ritorno in zona gialla di quasi tutta Italia, bar e ristoranti hanno potuto riassaporare il gusto di accogliere clienti al tavolo a pranzo e a cena anche se solo all’aperto. Ma a tenere banco all’interno del governo è la questione legata al coprifuoco: con l’orario di rientro obbligatorio alle 22, diventa complicato non violarlo, specie se si esce per una cena. E anche l’iniziale ipotesi di mostrare agli agenti lo scontrino del ristorante sperando di non incappare nella sanzione è tramontata, con una circolare del Viminale che ha escluso tale possibilità. Se inizialmente la questione ha diviso il Governo, in queste ore si è arrivato ad una intesa, con l’annuncio di rivedere l’orario di rientro a metà maggio, in base all’andamento epidemiologico e della campagna vaccinale. L’ipotesi è di posticiparlo di un’ora, portandolo alle 23. A modena sono in tanti a ritenere che lo slittamento dell’ora sia irrilevante
COPRIFUOCO ALLE 23? MODENESI UNANIMI, “PER UN’ORA NON CAMBIA NULLA”
Sta creando tensioni nel governo il capitolo coprifuoco, confermato alle 22 come da ultimo decreto. A metà maggio potrebbe essere rivisto, posticipandolo di un’ora. Questa mattina abbiamo sentito l’opinione dei modenesi