Nel video le interviste a:
– Generale Rodolfo Sganga, Comandante dell’Accademia militare di Modena;
– Alessandra Camporota, Prefetto di Modena;
– Carlo Adolfo Porro, Magnifico Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia

76 anni fa l’esercito americano attraversò la via Emilia per liberare la città di Modena dal nazifascismo, era il 22 aprile del 1945. Una data importante che per il nostro territorio evoca l’inizio della democrazia e che è diventata simbolo della vittoria della Resistenza e delle forze partigiane sul governo fascista e sull’occupazione nazista. La Seconda Guerra Mondiale ha portato con sé orrore e sangue, ma ha anche alimentato un forte senso patriottico in tutti quegli italiani che hanno lottato per la nostra bandiera. E oggi Modena, nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, ricorda quei valori alla base della nascita della Repubblica, con una serie di celebrazioni in tutti i luoghi che recano un forte valore simbolico. La prima tappa è stata al Cimitero di San Cataldo con la deposizione di una corona al Famedio. Poi si è proseguiti con deposizioni di corone al Sacrario della Ghirlandina e alla lapide in ricordo degli ex internati militari. Alla celebrazione era presente anche il Prefetto di Modena Alessandra Camporota che ha ribadito la sua vicinanza alla città. Le celebrazioni sono proseguite presso la lapide della Medaglia d’Oro alla Città di Modena per poi terminare nell’atrio dell’Ateneo in Via Università 4 per la deposizione della corona in ricordo di Mario Allegretti, medaglia d’oro al valor militare. Una processione, nel rispetto delle norme anticovid, per ricordare tutti i caduti della Resistenza nel giorno della liberazione di Modena.