Nel video l’intervista a Loretta Casolari, Responsabile della sorveglianza sanitaria AOU Modena

Qualcuno si ammala ancora, ma senza sintomi particolarmente gravi e soprattutto senza toccare, numericamente, i picchi raggiunti a novembre, quando i sieri anticovid non c’erano ancora. Stiamo parlando degli operatori sanitari modenesi, sulla base dei dati forniti dalla sorveglianza sanitaria dell’Azienda Ospedaliero Universitaria in merito alla campagna vaccinale. Tre gli indicatori tenuti sotto la lente: l’adesione, la sicurezza, l’efficacia. Nella nostra città oltre il 95% dei medici ha richiesto il vaccino. C’è ancora una quota di operatori sanitari che non ha aderito, ma l’introduzione dell’obbligo vaccinale per chi lavora con pazienti a rischio ha contribuito ad abbassarla. Sul fronte sicurezza i dati diramati non rilevano effetti collaterali gravi, anche se sono state comuni reazioni come febbre alta e astenia, tanto che un operatore su 5 è rimasto a casa almeno un giorno per riprendersi, soprattutto dopo la seconda dose. Il fattore che viene tenuto più strettamente monitorato è quello dell’efficacia: ad oggi la curva dei contagi tra gli operatori sanitari risulta crollata, ma anche a Modena dal primo febbraio si sono registrati casi di positività in 38 persone vaccinate, anche con ciclo completo. Ciò che rilevano dalla sorveglianza sanitaria, è che sono risultati negativi già al primo tampone di controllo.