Tra 2020 e 2021, per fronteggiare la pandemia, sono stati assunti 1.000 lavoratori in piu’ nella sanita’ modenese, ma i fondi contrattuali per pagare le indennita’ e la produttivita’ sono ancora commisurati al numero di dipendenti presenti nel 2017. Serve dunque un provvedimento da parte della Regione in modo da consentire di “superare gli attuali vincoli normativi, che sono alla base del mancato rifinanziamento dei fondi contrattuali”. Lo segnalano i sindacati del settore pubblico a Modena (Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Rsu) dando appuntamento a un presidio in programma domani dalle 10 alle 12, nell’area antistante all’ingresso 2 del Policlinico, per manifestare “contro il rischio di riduzione degli stipendi del personale delle aziende sanitarie”, nell’ambito di una mobilitazione regionale. I sindacati modenesi, verso le 11, consegneranno alle direzioni aziendali di Policlinico e Ausl le firme raccolte tra i lavoratori, a sostegno della richiesta di rifinanziamento dei fondi contrattuali aziendali. I sindacati incontreranno in questo senso domani l’assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini, per chiedere “un impegno concreto e le risorse necessarie per evitare la riduzione degli stipendi”.
SANITÀ E COVID: 1.000 OPERATORI IN PIU’ A MODENA, SOS TAGLIO STIPENDI
Contro la riduzione degli stipendi del personale dell’azienda sanitaria, per la giornata di domani i sindacati del settore pubblico hanno indetto un presidio nell’area antistante del Policlinico.