Il flop del piano vaccinale durante le festività pasquali preoccupa il Governo, che è in pressing sulle regioni per ottenere un cambio di passo. I dati nazionali fra sabato e Pasquetta hanno fatto registrare una forte flessione un po’ ovunque: sono state 300 mila le dosi somministrate in meno rispetto alla media dell’ultimo periodo, circa 470mila invece che le 770mila attese in 72 ore. Una frenata inaccettabile per il Governo, che ha sollecitato i governatori a sfruttare i numeri già a disposizione: tre milioni di dosi iniettabili, 380mila vaccini Pfizer, 2 milioni di Astrazeneca e 680 mila di Moderna. A questi vaccini, va sommato il milione e mezzo di Pfizer atteso entro domani. In tutto, almeno 3,8 milioni di dosi su cui l’Esecutivo non tollererà ulteriori ritardi. I ritardi pasquali sembrano imputabili a due problemi: le feste avrebbero ridotto le prenotazioni, determinando però come effetto collaterale un’ulteriore contrazione degli orari di alcuni centri vaccinali. Sulla frenata influisce anche la sfiducia nei confronti di Astrazeneca. Sta accadendo ovunque che vengano rifiutate le dosi di quel vaccino: a ieri, secondo gli ultimi dati disponibili, erano state somministrate il 96% di fiale Pfizer e appena il 54% di Astrazeneca. Nel piano presentato dal commissario Figliuolo al 3 aprile le somministrazioni previste erano 13milioni e 600mila. Alla data di ieri erano invece 11milioni e 215mila. Ne mancano quasi due milioni e mezzo, nonostante le consegne dei vaccini siano sostanzialmente quelle immaginate. Intanto nella nostra provincia sono state 746 le vaccinazioni eseguite fra Pasqua e Pasquetta, cui vanno aggiunti alcuni recuperi di over 80. Nella giornata di Pasqua è rimasto attivo il punto vaccinale di Modena in via Minutara: i vaccinati sono stati 125 più alcuni recuperi di over 80 anticipati rispetto alla data originaria. Stesso numero di vaccinati a Modena anche nella mattina di ieri, per un totale di oltre 250 nei due giorni.