Il mese di aprile del 2020 nessun modenese lo scorderà mai. A parimenti con marzo, nel pieno del lockdown, il Covid ha fatto chiudere tutte le attività e imposto limiti massimi agli spostamenti. Quello del 2021 non sarà un aprile altrettanto rigido, ma nemmeno roseo come a inizio dell’anno ci si aspettava. La decisione del Governo Draghi è stata netta: niente zone gialle, né tantomeno bianche, fino a maggio. Poi, si deciderà in base a un andamento epidemiologico che ad oggi risulta ancora molto grave. L’intera Italia per un intero mese avrà solo tinte arancione e rosse; in questo quadro, l’Emilia-Romagna resta nel settore più scuro. Non può essere diversamente, con un tasso di 351 casi settimanali ogni 100mila abitanti e più del 50% dei posti letto occupati sia nelle terapie intensive che negli altri reparti Covid. Almeno fino al 13 aprile, le restrizioni saranno quelle della zona rossa e quindi la situazione sarà questa: bar e ristoranti potranno fare solo asporto, chiudono tutte le attività ritenute non essenziali, ancora stop agli spostamenti al di fuori del proprio comune se non per comprovati motivi di salute, lavoro e necessità. Bene che vada, l’Emilia-Romagna potrebbe passare (così come tutte le altre regioni) al massimo in zona arancione, vedendo quindi riaprire i negozi e la libertà di uscire dal proprio comune. Diverso invece il tema scuola. I bambini di nidi e materne e gli studenti fino alla prima media potranno tornare in classe anche in zona rossa a partire da dopo Pasqua. E a proposito di Pasqua: similmente a Natale, non si potrà festeggiare in tavole allargate; pure le messe saranno contingentate. Ma sarà possibile, il 3, il 4 e il 5 aprile, visitare una sola volta al giorno un parente o un amico all’interno della regione, per un massimo di due adulti accompagnati da minori di 14 anni o disabili o non autosufficienti conviventi