La scuola torna ad alzare la voce per chiedere di essere al centro delle scelte del Governo. L’appuntamento è per domani alle ore 10 in Piazza Grande a Modena, dove il Comitato “Priorità alla scuola” ha lanciato una nuova mobilitazione nazionale. Una data scelta non a caso, perché in concomitanza con lo sciopero indetto dai Cobas Scuola cui ha aderito anche il Coordinamento Nazionale Precari della Scuola. “Chiediamo che tutti prendano due ore di permesso dal lavoro, spengano gli schermi dei figli in Dad e vengano in piazza” scrive il Comitato, che spiega come lo scopo della manifestazione sia quello di “chiedere non solo una riapertura ma anche un maggiore investimento per il futuro delle nuove generazioni che stanno pagando il prezzo più caro di questa pandemia”. La priorità, spiega il Comitato, è quella di chiedere al Governo che i finanziamenti del Recovery Fund siano utilizzati per il potenziamento di tutto il personale scolastico, con un piano di assunzioni e di stabilizzazione dei docenti precari, adeguamento degli spazi e degli edifici scolastici, con ripristino di vecchi edifici e realizzazione di nuovi.
Intanto il Governo sta lavorando al decreto che andrà in vigore dal 6 aprile, alla scadenza dell’attuale. Fra le certezze c’è il ripristino della didattica a distanza al 50% in zona arancione e delle lezioni in presenza per materne ed elementari in fascia rossa. Il piano prevede che il primo giorno di riapertura tutti gli studenti, anche i bimbi di nidi e materne, dovranno essere sottoposti a tampone rapido. Il test sarà ripetuto ogni settimana e in caso di positività sarà effettuato un molecolare a tutta la classe. In questo modo si creerà una sorta di “bolla” per proteggere gli alunni, ma anche i docenti visto che non tutti saranno già stati vaccinati.