È forse il marzo più duro di sempre per Modena, e aprile non si aprirà in maniera migliore. Con la zona rossa scattata il 4 attraverso un’ordinanza regionale e con il successivo intervento governativo che ha messo tutta la regione nella stessa fascia, la nostra provincia va verso il completamento di un intero mese in zona rossa. Impossibile pensare di riaprire prima di Pasqua e anzi è probabile che una boccata di ossigeno non arriverà prima del 12 aprile. L’indice Rt è sceso attorno a quota uno, ma sono i ricoveri a non permettere all’Emilia-Romagna di cambiare fascia. L’occupazione dei reparti è al 57% per le degenze ordinarie e al 51,3% per le terapie intensive che hanno la soglia di rischio rispettivamente al 40% e 30%. In calo ma comunque oltre soglia anche il tasso di incidenza, che è di 298,71 ogni 100mila abitanti. “Occorrono due settimane di permanenza come dati nella fascia più leggera di quella che si è. – ha ricordato ieri l’assessore regionale Raffaele Donini – Noi oggi non siamo in questa condizione”. I modenesi vivranno ancora le festività pasquali blindate, anche se il 3, 4 e 5 aprile ci saranno alcune concessioni rispetto alla zona rossa “classica”. In particolare sarà possibile effettuare una visita al giorno all’interno della regione dalle 5 alle 22 per un massimo di due adulti accompagnati da minori di 14 anni o disabili o non autosufficienti conviventi. Per quanto riguarda le seconde case ci si può andare in qualsiasi fascia di colore si trovino. Può andare soltanto il nucleo familiare e solo se la casa non è abitata da altri. Inoltre bisogna dimostrare di essere proprietari o affittuari da una data antecedente il 14 gennaio 2021.