I carabinieri della Stazione di San Martino Spino, a conclusione di accertamenti, hanno appurato che un sessantenne del posto, già conosciuto alle forze dell’ordine e attualmente ristretto in carcere, nel solo anno 2020, anche durante l’espiazione della misura cautelare degli arresti domiciliari a cui era sottoposto, aveva effettuato ben 94 accessi apparentemente ingiustificati al pronto soccorso dell’ospedale di Mirandola, chiamando, ogni volta, il 118. La Procura della Repubblica, alla quale i Carabinieri hanno relazionato, valuterà se il comportamento tenuto dall’uomo possa configurare il reato di interruzione del pubblico servizio.