Nel video l’intervista a Mario Paternoster, Dirigente Squadra mobile Questura di Modena
Sfruttando credenze tribali e riti voodoo avevano assoggettato tre ragazze costringendole a prostituirsi. A finire nei guai una coppia di nigeriani, marito e moglie, rispettivamente di 53 e 43 anni, ritenuti responsabili dei reati di riduzione in schiavitù, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione. La Polizia di Stato di Modena ha dato esecuzione questa mattina ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei due coniugi. Dalle indagini è stato possibile accertare che marito e moglie, con la complicità di altre persone e di familiari in Nigeria, aveva reclutato le tre ragazze, di cui una minorenne, per avviarle alla prostituzione a Modena. I due nigeriani avevano pagato loro il viaggio fino in Italia, attraverso l’utilizzo della cosiddetta Rotta Libica; una volta arrivate le tre vittime per riscattare il debito contratto con la coppia, di circa 30 mila euro, erano state costrette al lavoro da strada. L’attività è stata smantellata grazie al coraggio delle tre ragazze che insieme sono riuscite a denunciare la loro condizione a fine 2018.