Un parto in casa con l’assistenza telefonica dell’ostetrica e un altro in un’ambulanza in sosta in un parcheggio d’emergenza durante la corsa verso il Policlinico. A distanza di appena 22 ore l’appennino modenese è stato protagonista di questi due parti rocamboleschi. Il primo è avvenuto domenica a Pievepelago e il secondo riguarda una coppia di Pavullo che ieri, nonostante il pronto intervento dei volontari dell’Avap di Serra, a causa dell’incidente che ha paralizzato la via giardini, non è riuscita a raggiunge il Policlinico e ad un centinaio di metri dall’ospedale si è dovuta fermare in un parcheggio perché il parto era ormai in atto. Le mamme e i due neonati, i piccoli Liam e Carol, stanno bene ma i due episodi hanno sollevato l’attenzione sul tema della riapertura del Punto Nascite di Pavullo, fermo ormai da anni. Dopo il rinnovato impegno del Presidente Bonaccini per la sua riapertura, il Comitato Salviamo l’Ospedale di Pavullo è tornato alla carica chiedendo maggiori garanzie al governatore. Secondo il Comitato questi ultimi due episodi sono la dimostrazione di quanto un punto nascita a disposizione dei comuni montani sia indispensabile per garantire una maggiore sicurezza alle partorienti.
PARTI IN APPENNINO, COMITATO: MAGGIORI GARANZIE PER IL PUNTO NASCITA DI PAVULLO
Torna alta l’attenzione sulla riapertura del punto nascita di Pavullo. Dopo che due donne dei comuni montani hanno partorito in condizioni di emergenza, il Comitato Salviamo l’Ospedale di Pavullo chiede maggiori garanzie al Presidente Bonaccini