Nel video l’intervista a Andrea Cossarizza, Immunologo UniMore
“Niente panico”. Queste le parole più pronunciate dagli esperti nelle ultime ore, quelle che hanno seguito la notizia dello stop al vaccino AstraZeneca, somministrato in Emilia-Romagna al personale scolastico e alle forze dell’ordine. Di queste categorie, più di 65mila persone, secondo il sito del ministero della Salute, hanno già ricevuto la prima dose. E tante altre aspettavano di averlo: da ieri dovevano essere somministrate le dosi anche ai docenti universitari e a partire da oggi agli over 75. Una campagna ferma a metà: nel punto vaccinale di via Minutara, nella sola città di Modena, erano oltre 500 le somministrazioni effettuate con AstraZeneca sulle circa 1000 giornaliere. Un vero disastro, ha dichiarato l’immunologo UniMore Andrea Cossarizza, che non si sbilancia nel predire il verdetto dell’Ema. Ciò di cui è sicuro è che, qualunque sia la posizione dell’ente, la campagna vaccinale è ormai comunque compromessa. Non è il primo colpo che la campagna vaccinale subisce dal fronte di AstraZeneca. Sul vaccino di Oxford informazioni confuse avevano già messo dubbi alla popolazione circa la sua efficacia, a partire dalla vasta lista di controindicazioni per fascia d’età e per patologie. Ora, con lo stop di Ema ed Aifa, secondo il Professore Modenese, ricucire lo strappo sarà faticoso.