Nel video l’intervista a Paolo Rizzo, Comitato Alluvionati di Nonantola
Nuovi controlli sui fiumi, rinforzo dell’attività di monitoraggio, risarcimenti ai cittadini: sono queste le parole d’ordine che stanno tenendo banco questa settimana tra Modena e Nonantola dopo la relazione della commissione tecnica regionale che ha ricostruito la dinamica della rottura dell’argine del Panaro. Il tema torna a entrare nei consigli comunali e sul tavolo della Provincia, che ha avviato un progetto per destinare nuovi mezzi e anche droni per il monitoraggio dei fiumi. Una serie di iniziative che si dipanano sotto gli occhi di quei cittadini che il 6 dicembre scorso sono andati sott’acqua. Occhi ancora critici, soprattutto quelli del comitato Alluvionati di Nonantola, convinto che il disastro si potesse prevenire. Proprio per capire chi deve rispondere della rottura dell’argine del Panaro, il Comitato ha deciso, dopo un incontro tenutosi ieri, di costituirsi come associazione