Conferma la linea del rigore il primo dpcm di Mario Draghi, che entrerà in vigore dal 6 marzo fino al 6 aprile, comprendendo anche la Pasqua. Nessuna possibilità, inizialmente ventilata, di aprire i ristoranti la sera; chiusi i parrucchieri e i barbieri nelle zone rosse. Ancora, secondo la bozza del Dpcm, rimarrà attivo il coprifuoco dalle 22 alle 5 e il divieto di spostamento fuori regione fino al 6 aprile. Diversamente dalle festività di Natale, nelle aree rosse sarà vietato andare a trovare amici e parenti. Possibilità concessa, solo a patto che a spostarsi siano due persone e una volta al giorno, nelle zone gialle e arancioni. Una novità riguarda invece i cinema, i teatri e le sale da concerto: nelle aree gialle potranno riaprire, dal 27 marzo, mantenendo i posti distanziati e preassegnati. Sfuma la possibilità di riapertura degli impianti sciistici e rimarranno chiuse anche palestre e piscine. Per quanto riguarda gli spostamenti verso le seconde case, chi vive in fascia gialla o arancione potrà muoversi verso di esse, purché non si trovino in un’area di colore più scuro e a patto che la seconda abitazione sia disabitata. Non ci si potrà spostare con amici o parenti: solo ai membri dello stesso nucleo famigliare sarà concesso mobilitarsi; nelle aree arancione scuro o rosso invece non sarà possibile in nessun caso spostarsi verso la seconda casa. Per il resto, le norme in merito all’uso delle mascherine, la capienza dei mezzi pubblici e le chiusure dei negozi a seconda dei colori, ricalcheranno quelle già stabilite dal Governo Conte nel sistema a fasce.