Nel video l’intervista a Daniele Grotti, Segretario Lapam Fanano e Sestola
A livello nazionale una prima stima dei danni supera i 10 miliardi di euro. Si parla delle perdite, ingentissime, dovute al diktat di chiusura degli impianti sciistici a poche ore dall’atteso via e ad una stagione invernale ormai persa. Difficile fare una stima precisa. Sull’Appennino modenese, oggi sotto mano ci sono le perdite dei soli biglietti skipass venduti e rimasti inutilizzati. La cifra del danno indotto dalla sola chiusura all’ultimo minuto, spiega il segretario Lapam di Fanano e Sestola, Daniele Grotti, è ancora in fase di calcolo. Non è facile, considerato il fatto che la vita della montagna ruota primariamente intorno agli impianti sciistici: a risentire dello stop ci sono le attività commerciali, i negozi, i noleggi, gli alberghi e i ristoranti, che avevano predisposto anche lavoro extra per prepararsi alla riapertura. Un ulteriore aggravante rispetto alle perdite per una stagione sciistica che non è mai partita. Ciò che chiede Lapam di fronte a questa situazione difficilissima è un cambio di passo almeno per quanto riguarda gli aiuti economici. La richiesta è che arrivino presto e in misura adeguata.