Rimane ricoverato in terapia intensiva lo storico e scrittore Valerio Massimo Manfredi, trovato ieri esanime nel proprio appartamento a Roma a causa di un’intossicazione da monossido di carbonio. L’ex presidente della Fondazione di Vignola è stabile, ma ancora grave. Il 77enne è stato sottoposto al tra trattamento per l’ossigenazione del sangue in camera iperbarica per alcune ore fino a notte fonda dopo essere stato portato in elicottero all’ospedale della Misericordia di Grosseto. Il famoso storico, scrittore e sceneggiatore nato a Castelfranco Emilia è stato trovato senza sensi nel tardo pomeriggio di ieri nella sua casa in via dei Vascellari, insieme alla scrittrice e docente Antonella Prenner, anche lei esanime. A dare l’allarme è stata la figlia di Manfredi, Diana. Oggi la procura dovrebbe affidare le deleghe d’indagine per gli accertamenti da svolgere nel palazzo. L’obiettivo è capire dove si sia formato il monossido di carbonio, che è stato rilevato in grandi quantità anche in altri quattro appartamenti. L’ipotesi è quella di una caldaia difettosa; ulteriori accertamenti verranno fatti all’impianto di riscaldamento per valutarne la corretta manutenzione.
INTOSSICATO, VALERIO MASSIMO MANFREDI STABILE MA ANCORA GRAVE
Partiranno a breve le indagini per accertare le cause alla base dell’intossicazione da monossido di carbonio dello scrittore e storico modenese Valerio Massimo Manfredi, trovato ieri esanime nel suo appartamento a Roma. Le sue condizioni sono ancora gravi