Nel video le interviste a:
- Generale Giampaolo Pani, Presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
- Prof.ssa Silvia Menabue, Dirigente ufficio scolastico provinciale
Una corona, una messa e decine di rose. Di questo si compone il giorno del Ricordo di Modena. Questa mattina la nostra città ha celebrato le vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata, alla presenza di tutte le autorità civili e militari. Una corona d’alloro è stata deposta al monumento che ricorda i martiri di quel terribile capitolo del secondo dopo guerra, in piazzale Natale Bruni. Dal 1943 al 1945 furono migliaia gli italiani uccisi dai militari di Tito e gettati nelle Foibe Carsiche, al confine tra Italia e Jugoslavia. Istriani e dalmati dovettero scappare, lasciando la loro casa e i propri affetti per dirigersi verso Trieste, Venezia, e infine nel resto dell’Italia. Molti di loro arrivarono anche a Modena. Per non dimenticare quella disgrazia, rimasta nell’oblio per decenni, nel 2004 è stato istituito il Giorno del ricordo, ma si stanno moltiplicando le iniziative per celebrarne i simboli. Come Norma Cossetto, giovane infoibata nel 1943. In suo ricordo sono state deposte delle rose, rose diventate emblema anche oggi, dell’impegno di una città che non vuole dimenticare