Nel video l’intervista a:
– Gianpaolo Grandi, Presidente associazione storica e culturale Mezzaluna di Vignola
– Daniela Fatatis, Assessore alla Cultura Vignola
Il Giorno della Memoria ricorda 15 milioni di vittime e con loro 15 milioni di storie. Impossibile conoscerle tutte, ma non smette il lavoro di chi ancora oggi indaga per ridare un nome e un cognome a chi era stato ridotto a un numero, prima di essere ucciso. Oggi Vignola ha voluto raccontare la storia di Ugo Milla e l’ha fatto dedicandogli una pietra d’inciampo, davanti alla sua casa, in via Fontana, dove ha vissuto per qualche anno. Vignolese di nascita, Ugo Milla era figlio di un ufficiale del dazio e quindi soggetto a frequenti trasferimenti. Ugo rimase poco nella città delle ciliegie. Trovò lavoro in uno scatolificio a Sesto San Giovanni, nel milanese. Fu proprio a Milano che venne arrestato dai tedeschi. L’inaugurazione della pietra d’inciampo è stata accompagnata dalla poesia “Se questo è un uomo” di Primo Levi. Un quadrato di ottone dove l’occhio cade, per leggere il nome di Ugo Milla, il luogo in cui è nato e dove è morto: