Sono uomini e donne delle associazioni di volontariato il cuore del “Piano accoglienza invernale” approntato da Comune di Modena e Ausl che in queste settimane, caratterizzate dalle temperature notturne abbondantemente sotto lo zero, ha dato ospitalità in varie strutture a 131 persone senza fissa dimora, fra cui 7 donne. Dall’attivazione del piano, 73 persone hanno trovato un posto dove dormire nell’ambito dell’accoglienza temporanea, dove sono disponibili 65 posti. Altri 20 senza fissa dimora, per lo più radicati sul territorio, sono accolti in strutture che offrono interventi nella logica del reinserimento sociale. Dal 1° dicembre poi si è aggiunta un’accoglienza per persone con problemi di dipendenze e quindi bisognose anche di assistenza sanitaria. In questo mese e mezzo sono state 49 in tutto, di cui una donna: qui viene garantita anche la presenza di personale sanitario e da metà gennaio i posti sono passati da 30 a 38. Nel piano accoglienza invernale particolare attenzione è posta alla prevenzione del Covid, con attività di screening dell’utenza, distribuzione e formazione all’uso dei dispositivi di protezione individuale, informazione su come prevenire l’infezione. Ma i volontari, tramite le Unità di strada, hanno portato aiuto anche a chi ha deciso di restare all’aperto in ricoveri di fortuna durante la notte. Dall’inizio dell’attività sono state 69 le uscite serali, distribuendo 100 litri di tè caldo, oltre 1.000 merendine e snack, quasi 700 prodotti di pasticceria e forno, succhi di frutta, acqua, coperte, berretti, calzini e sciarpe
ACCOGLIENZA INVERNALE. UN RIPARO PER 131 SENZA FISSA DIMORA
Sono 131 i senza fissa dimora che in queste notti fredde hanno trovato ospitalità a Modena in strutture attraverso il Piano accoglienza invernale messo a punto da Comune, Ausl e associazioni di volontariato