Anche i modenesi potranno andare nelle seconde case poste fuori regione senza rischiare sanzioni. E’ stato il Ministero dell’Interno, con una circolare inviata a prefetti e questori, a chiarire uno dei punti più controversi del recente Dpcm con le nuove misure anti Covid. L’assenza di indicazioni sull’argomento da parte delle Faq del Governo aveva aperto una querelle che solo ieri è stata chiarita. La circolare, nel ribadire il divieto di spostamento tra regioni indipendentemente dal colore, ribadisce “la consueta eccezione per le comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, nonché per il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”. Proprio questa ultima parola, abitazione, è il chiarimento atteso: il Ministero dà infatti l’indicazione alle forze di polizia di considerare lecito il viaggio verso una “abitazione” che non è quella di residenza o domicilio. In sostanza sta autorizzando il viaggio verso la seconda casa, anche fuori regione. Le seconde case sono infatti viste come una valvola di sfogo per molte tensioni e anche una piccola boccata di ossigeno per l’economia di molti territori, soprattutto di montagna. Nella circolare però si richiede massima attenzione ai controlli, ovvero “la più scrupolosa osservanza delle prescrizioni vigenti attraverso mirati servizi di controllo del territorio, soprattutto nelle aree urbane – specie quelle interessate da fenomeni di affollamento nelle ore serali e notturne – nei luoghi di transito e lungo le principali arterie stradali”.
SECONDE CASE. VIA LIBERA PER RAGGIUNGERE QUELLE FUORI REGIONE
Nonostante le Faq del Governo ancora non riportino indicazioni, ci ha pensato una circolare del Ministero dell’Interno a chiarire la possibilità per i cittadini di andare nelle seconde case, anche fuori regione, senza incorrere in sanzioni