Un doppio trasloco per garantire la massima sicurezza alla cittadinanza. È fissato per oggi, giovedì 15 gennaio, lo spostamento temporaneo del Centro Diabetologico di Vignola presso alcuni spazi messi a disposizione dal Centro Privato Accreditato ‘CFT’ in viale Mazzini 5/2, con cui l’Azienda USL di Modena ha stipulato un contratto di locazione, a seguito di una specifica autorizzazione regionale. Tale trasferimento permette di liberare alcuni ambulatori, presso il Poliambulatorio specialistico ospedaliero, per ospitare a sua volta il Consultorio Familiare, oggi presente al primo piano dell’Ospedale di Vignola. Si tratta di un’operazione necessaria a garantire una maggiore sicurezza nell’accoglienza e assistenza alle utenti del Consultorio familiare, in particolare le donne in gravidanza. Il Centro Diabetologico presso la nuova sede avrà a disposizione 3 ambulatori dal lunedì al venerdì, oltre a ingresso/accoglienza, sala attesa, servizi igienici e spogliatoi per il personale sanitario. L’equipe di medici ed infermieri dell’Ausl svolgerà l’attività di visite, educazione terapeutica, consegna di materiale diagnostico con le stesse modalità sino ad oggi previste. “In questi mesi, insieme alla Direzione Sanitaria dell’Ospedale, abbiamo lavorato per riorganizzare le attività specialistiche ambulatoriali per garantire la prosecuzione dei vari servizi in sicurezza – dichiara Maria Pia Biondi, Direttrice del Distretto Sanitario di Vignola -. Nella ricerca di spazi ambulatoriali esterni da utilizzare temporaneamente durante l’emergenza pandemica, abbiamo trovato da subito la massima collaborazione da parte della Direzione sanitaria del Centro privato accreditato ‘CFT’ che ringrazio. Ci scusiamo per gli eventuali iniziali disagi legati allo spostamento, ma siamo certi che la sede temporanea individuata per il Centro Diabetologico risulterà di gradimento ai cittadini assistiti”.
OSPEDALE DI VIGNOLA, TRASLOCO TEMPORANEO PER IL CENTRO DIABETOLOGICO E IL CONSULTORIO FAMILIARE
Il trasferimento garantirà la presa in carico delle donne in gravidanza. Le attività dei due servizi proseguiranno nelle stesse modalità previste fino ad oggi