Mancano sempre meno giorni allo scadere del Decreto di Natale, il cui termine è segnato per il 6 gennaio. E c’è attesa su ciò che accadrà dopo. Dal 7 infatti, l’Italia dovrebbe “ricolorarsi” con le tinte che aveva prima dello scattare del decreto, ovvero essere gialla. Ma l’ultimo report sul contagio sta facendo preoccupare il Comitato Tecnico Scientifico. In particolare l’Rt risulta in aumento e nel primo bollettino dell’anno il tasso di positività ha superato il 14%. Alcune regioni presentano criticità che potrebbero farle ripiombare in zona rossa o arancione. Si parla in particolare di quelle regioni che hanno raggiunto o superato la soglia 1 dell’Rt, ovvero Veneto, Liguria, Calabria, Lombardia, Basilicata e Puglia. Pure l’Emilia-Romagna non è esente da rischi: l’indice nella nostra regione è risalito, arrivando allo 0,98, appena sotto la soglia limite. Ancora, secondo l’ultimo report, i nostri territori hanno più del 50% di probabilità di superare la soglia critica di occupazione dei posti letto delle aree mediche nel giro di 30 giorni. Si tratta, questo, di un altro parametro che potrebbe mettere in dubbio il colore dell’Emilia-Romagna una volta scaduto il Decreto di Natale. La riunione per decidere quali tinte, e quindi quali regole applicare, è fissata per la prossima settimana. Al centro del tavolo c’è da stabilire anche cosa accadrà dopo un’altra data, quella del 15, quando scadrà il DPCM che impone numerose limitazioni, come il coprifuoco alle 22 e la chiusura dopo le 18 di bar e ristoranti.
ITALIA A ZONE: DOPO IL 6 GENNAIO EMILIA-ROMAGNA A RISCHIO
L’Italia dal 7 gennaio dovrebbe tornare in zona gialla, ma sono diverse le criticità rilevate nell’ultimo report sul contagio, che potrebbero determinare cambi di colore per alcune regioni. L’Emilia-Romagna non è esente da rischi