Il Covid 19 nella nuova “variante inglese” appena individuata sarebbe più facilmente trasmissibile da giovani e bambini. E’ l’ipotesi che ha avanzato David Nabarro, inviato speciale per la pandemia dell’Organizzazione mondiale della sanità. Un annuncio suffragato dalle prime analisi scientifiche, anche se ancora in fase embrionale e che, soprattutto nel Regno Unito, preoccupa in vista della riapertura delle scuole da gennaio. La maggiore trasmissibilità fra i più piccoli sarebbe circa del 70% anche se sul nuovo ceppo le informazioni sono ancora poche: in queste ore a Londra è infatti stata identificata un’ulteriore mutazione legata al Sudafrica. Si tratta di un fenomeno noto, dal momento che il virus cambia continuamente nei soggetti infetti e diversi ceppi sono stati riscontrati in giro per il mondo da quando è scoppiata la pandemia. Intanto prosegue il conto alla rovescia per il Vaccine Day di domenica 27 dicembre in tutta Italia. A Modena le dosi che anticipano la campagna vaccinale di massa verranno somministrate al centro servizi Ausl di Baggiovara. Nella struttura di via Martiniana saranno in tutto 150 gli operatori sanitari che faranno il simbolico “primo passo” in quella che è la lunga strada verso la sconfitta del virus.
EMERGENZA COVID. LA VARIANTE “INGLESE” E’ PIU’ TRASMISSIBILE NEI GIOVANI
Mentre si avvicina il “Vaccine Day” di domenica 27, quando anche a Modena verranno vaccinati i primi 150 operatori sanitari, dai primi studi sulla “variante inglese” del Covid 19 emerge una maggiore trasmissibilità per giovani e bambini