97 imprese controllate, 149 lavoratori sommersi smascherati, di cui 60 completamente in nero, 5 risultati essere anche clandestini, e 89 irregolari. Sono questi i numeri del bilancio dell’attività di contrasto al lavoro sommerso effettuato da 170 militari della Guardia di Finanza nel 2020 a Modena e provincia. I finanzieri impiegati nel corso degli interventi hanno proceduto ad identificare tutti i lavoratori presenti ed intenti a lavorare presso le imprese controllate, raccogliendone le “dichiarazioni”, che sono state successivamente “incrociate” con la documentazione ufficialmente custodita presso le società al fine di accertare le eventuali irregolarità. L’attività di controllo ha permesso di sanzionare 41 datori di lavoro, pari al 42% delle imprese controllate. La sanzione amministrativa per questo tipo di reato va dai 1500 euro laddove il lavoratore in nero abbia prestato la propria opera per un periodo inferiore a 30 giorni, fino a 36.000 euro, laddove il periodo lavorativo accertato sia superiore ai 60 giorni, con una maggiorazione del 20% nel caso di soggetti senza permesso di soggiorno. Per 6 imprese con percentuale di lavoratori in nero superiore al 20% della forza regolarmente assunta sono state inoltre avviate le procedure finalizzate alla “Sospensione dell’attività imprenditoriale” e ulteriori accertamenti serviranno a verificare se gli stessi abbiano percepito indebitamente l’indennità di disoccupazione o il “Reddito di cittadinanza”.
FINANZA DI MODENA, NEL 2020 SMASCHERATI 149 LAVORATORI SOMMERSI
La Guardia di Finanza di Modena ha tracciato un bilancio dell’attività svolta nel 2020 in contrasto al lavoro sommerso. 149 i lavoratori smascherati, di cui 5 clandestini, per un totale di 41 imprese sanzionate sulle 97 totali verificate