Ci sono dieci giorni per trovare un accordo con le scuole e le societa’ di trasposto per permettere la ripartenza delle scuole superiori il 7 gennaio. Ma se l’intesa non arrivera’ in tutte le province dell’Emilia-Romagna, la Regione e’ pronta ad imporre una soluzione con una ordinanza del presidente Stefano Bonaccini. Ad evocare la clausola di salvaguardia e’ il sottosegretario alla presidenza della Regione, Davide Baruffi: “E’ nelle facolta’ del presidente della Regione con propria ordinanza fare in modo che sia rispettato non solo il 50% di capienza sugli autobus, ma anche almeno il 75% di didattica in presenza, e noi questo lo assicureremo certamente”. Baruffi questa mattina ha risposto al question time dell’Assemblea legislativa sulla difficile ripartenza delle superiori fissata per il 7 gennaio, coi bus a meta’ capienza. Al momento, “c’e’ la possibilita’ di estendere la flotta di circa 70-80 autobus rispetto alla dotazione aggiuntiva gia’ assicurata di 350 mezzi rispetto al piano iniziale, un potenziamento consistente per avvicinare al massimo l’obiettivo fissato dal Dpcm, ma che presuppone in ogni caso- sottolinea il sottosegretario- uno sforzo organizzativo non meno importante da parte delle scuole”: insomma senza turni e scaglioni differenziati per quanto riguarda gli orari di entrata e uscita non si va da nessuna parte. “Per noi- sottolinea Baruffi- il tema della scuola e’ questione prioritaria e questo tempo va impiegato perche’ il rientro a scuola possa avvenire in continuita’ e non ci siano piu’ sospensioni, al netto delle previsioni di carattere sanitario che possono anche determinare scenari di carattere diverso”.
RIENTRO A SCUOLA: EMILIA-ROMAGNA NON ESCLUDE UN’ORDINANZA AD HOC
Ci sono dieci giorni per trovare un accordo con le scuole e le società di trasposto per permettere la ripartenza delle scuole superiori il 7 gennaio. Ma se l'intesa non arriverà in tutte le province dell'Emilia-Romagna, la Regione è pronta ad imporre una soluzione con una ordinanza