Tre giorni dopo la disgrazia, Nonantola è ancora il comune modenese più in difficoltà a causa dell’alluvione. Anche oggi sono stati attivi sul territorio 290 volontari e 81 squadre di Protezione civile regionale e nazionale per ripulire detriti e fango da strade e da case. Anche Toscana e Trento hanno dato la loro disponibilità a intervenire insieme ai tecnici dell’Agenzia regionale per la sicurezza del territorio, coadiuvati dalle colonne mobili di Lombardia, Veneto e Piemonte e dai Vigili del fuoco. Una gara di solidarietà che ha visto oltre 400 interventi dei pompieri e dei carabinieri che hanno rafforzato ulteriormente il servizio antisciacallaggio. La situazione più difficile si è registrata a Casette e a La Grande. Gli interventi di svuotamento, fanno sapere dall’amministrazione, sono spesso lunghi e per questo motivo le squadre di volontari stanno procedendo per zone. Ci vorrà insomma del tempo prima che tutto il paese possa riacquistare una parvenza di normalità. Nel frattempo, gli uffici del Centro Operativo Comunale stanno raccogliendo le segnalazioni dei cittadini che, raggruppate per aree, vengono poi comunicate ai volontari della Protezione Civile. Le utenze sono state fortunatamente riattivate ovunque, mentre procede la raccolta dei rifiuti e degli oggetti danneggiati dagli allagamenti. Sui marciapiedi si vedono cumuli e cumuli di materiale, tra elettrodomestici, mobili, ma anche giocattoli e ricordi irrimediabilmente distrutti. La stessa amministrazione ha invitato ad esporli davanti alle case, evitando di ingombrare le strade, per non ostacolare le operazioni di recupero. I cittadini sono inoltre invitati a stare all’erta: l’Arma dei Carabinieri ricorda di segnalare l’eventuale presenza di persone sospette al 112 al fine di prevenire fenomeni di sciacallaggio nelle case lasciate incustodite.
ALLUVIONE NONANTOLA: LA SITUAZIONE E’ ANCORA CRITICA
Sono 286 gli interventi già chiusi di pulizia e ripristino di edifici a Nonantola, la comunità più colpita dall’esondazione del Panaro della scorsa domenica mattina. Le aree più critiche sono Casette e La Grande.