A Modena, con l’allerta Rossa diramato dall’Agenzia regionale di protezione civile per le piene che riguardano i fiumi Secchia e Panaro, in lento transito sul territorio dopo aver registrato i livelli massimi mai raggiunti negli ultimi anni, rimane chiusa anche per la notte tra domenica 6 e lunedì 7 dicembre la via Emilia, tra la località Fossalta (via Caduti sul lavoro) e il ponte di Sant’Ambrogio. Chiusa al traffico anche la Nonantolana, dalla rotatoria con la tangenziale Rabin in direzione della provinciale 225 dove già nella mattina della domenica sono stati segnalati allagamenti dovuti alla rottura dell’argine del Panaro in zona Castelfranco. Lungo la diramazione della provinciale 255, rimane chiuso il ponte di Navicello vecchio.
In città limitazioni al traffico anche in alcune strade: via Dotta, via Scartazza, via Curtatona, via Montecatini. Riaperto, invece, il sottopasso di via Indipendenza.
Chiusi per la notte in via precauzionale anche Ponte Alto sul fiume Secchia e ponte dell’Uccellino, sempre sul Secchia, tra Modena e Soliera, così come rimane chiuso ponte Motta a Cavezzo sulla provinciale 468 e il ponte di San Martino Secchia.
Nel corso della notte e nella giornata di lunedì prosegue l’attività di monitoraggio degli argini dei corsi d’acqua del nodo idraulico modenese con il coordinamento della Sala operativa unica integrata di Marzaglia. Nelle operazioni sono impegnati i tecnici di Aipo, quelli del Comune di Modena e i volontari di Protezione civile, con il supporto della Polizia locale. Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha seguito direttamente le operazioni insieme ai tecnici, partecipando alle riunioni del Ccs (centro coordinamento soccorsi) convocato dalla Prefettura, coordinandosi con la Regione e presiedendo il Coc, il Centro operativo comunale che si è riunito on line nel pomeriggio.
Nel corso della giornata di domenica, dopo l’avviso ai cittadini che risiedono lungo il corso dei fiumi di portarsi ai piani più alti delle abitazioni e a mettere in sicurezza beni mobili e arredi, sono stati effettuati alcuni interventi per l’evacuazione di alcune case sparse (con le cautele necessarie per l’emergenza Covid e anche a supporto dei Vigili del fuoco), per la verifica di altre situazioni e per la distribuzione di sacchetti di sabbia da collocare a protezione di edifici e aziende, soprattutto nell’area di Fossalta dove gli allagamenti sono stati provocati dalla tracimazione di Panaro e torrente Tiepido, nonostante Aipo abbia portato le Casse d’espansione a invasare fino a oltre 11 metri, un livello mai raggiunto. La piena, infatti, provocata dalle piogge persistenti e dallo scioglimento della neve in montagna, era tale che, anche limitando la portata di uscita a 470 metri cubi al secondo, non si è potuto impedire il fenomeno della tracimazione in quell’area della città.
Sull’asse del Secchia, con le Casse d’espansione che hanno superato, come non era mai avvenuto, il livello dei 9 metri, non sono state registrate particolari difficoltà e i tecnici di Aipo sono intervenuti per sistemare smottamenti, tane di animali e cedimenti arginali nell’area di Ponte Alto dove il fiume è andato oltre gli 11 metri, raggiungendo alle 7 di mattina il livello massimo di 11.07. In tutta la giornata, comunque, grazie anche alle nuove arginature realizzate nei mesi scorsi, non ci sono state altre segnalazioni e la rotatoria di San Pancrazio, per esempio, è rimasta aperta alla circolazione stradale.