Si fa sempre più concreta la consapevolezza che quello di quest’anno sarà un Natale off limits. Nella notte il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo del nuovo Dpcm con lo scopo di evitare una possibile terza ondata di contagi. Per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus il governo ha prima di tutto allungato la durata della validità delle misure anti-Covid, che da 30 diventa di 50 giorni, e poi ha adottato una linea dura in merito alle festività natalizie, soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti.
Chi vive nelle Regioni in fascia gialla potrà muoversi liberamente dal 4 al 20 dicembre, superando i confini regionali e andando in altre Regioni in fascia gialla. E dunque sarà libero di viaggiare in occasione del ponte dell’Immacolata.
Dal 21 dicembre al 6 gennaio saranno invece vietati spostamenti in entrata e in uscita tra regioni diverse, salvo che per quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute; inoltre nelle giornate del 25 e 26 dicembre e 1° gennaio 2021 stop anche agli spostamenti tra comuni. Il decreto legge però stabilisce che sarà sempre possibile, anche dal 21 dicembre al 6 gennaio, rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione; con il divieto però di spostarsi nelle seconde case che si trovano in una Regione o Provincia autonoma diversa dalla propria. Nel testo approvato nella notte inoltre si legge che con i Dpcm, nel periodo delle festività, si potranno adottare misure restrittive per tutto il territorio nazionale indipendentemente dalle fasce di rischio caratterizzate dai diversi colori.
Linea dura, durissima sulle vacanze all’estero. Chi torna da tutti i Paesi extra-europei deve fare la quarantena, a partire dal 4 dicembre e per l’intera durata del Dpcm Per chi torna da uno dei 27 Paesi della Ue c’è l’obbligo, prima di partire per l’Italia, di fare il tampone e presentarlo all’arrivo: se è negativo, si può entrare senza dover fare la quarantena. Questa norma scatta dal 10 dicembre. La regola più severa è stata introdotta come disincentivo per le vacanze natalizie. Il governo impone la quarantena anche per tutti coloro che andranno all’estero a partire dal 21 dicembre e fino all’Epifania.
Disappunto da parte della Conferenza delle Regioni sulle modalità con le quali sono state predisposte le nuove restrizioni. Nessun dialogo preventivo né confronto, ma presa d’ atto di decisioni già assunte. Queste di fatto le lamentazioni che la Conferenza delle regioni ha manifestato con una lunga lettera al governo.